martedì 11 ottobre 2016

Habemus Papam. Il gallo è morto.

Woytek all'Ex Cartiera Latina di Roma.

di Marisa Baldi

“Habemus Papam. Il gallo è morto” di Woytek
 ed alcuni pannelli nello studio dell’artista
Habemus Papam. Il gallo è morto”, è la scultura in bronzo dell’artista polacco Woytek, perfezionatosi alla Scuola di Scultura di Friburgo e residente da anni in Germania, che è stata allestita a Roma presso gli spazi espositivi dell’Ex Cartiera Latina dal 1° al 16 ottobre.

L’inedita installazione, costituita dalla scultura  di circa 250 cm.,  raffigurante un Vescovo con in mano un gallo, e da pannelli con disegni preparatori, è stata presentata in occasione delle Manifestazioni culturali del Giubileo della Misericordia. L’evento, presentato in Germania a Walldorf ed a Colonia non poteva avere qui a Roma sede migliore per il nuovo progetto. Habemus Papam. Il gallo è morto - così legata, come scrive la curatrice Stefania Severi, alla “tematica è quella del libero arbitrio in relazione all'intervento divino quale si presenta nel brano evangelico relativo al tradimento di Pietro: prima che il gallo canti mi rinnegherai tre volte”, ha avuto il suo “battesimo” artistico a Roma la città di Pietro, Primo Vescovo, e la struttura della Ex cartiera latina a pochi metri dalla Chiesetta del Quo Vadis, sulla storica via Appia dove Pietro che stava fuggendo da Roma, ha incontrato Cristo e, sotto il segno divino, è tornato indietro.

“Habemus Papam. Il gallo è morto”
di Woytek, bronzo cm 250
Grande storia di arte e spiritualità che ha emozionato il folto pubblico che affollava gli spazi della Ex Cartiera, Sala Appia, suggestiva location, nella giornata della inaugurazione. Emozione e suggestione quindi ancor più valorizzate dalla lettura di testi a tema e dall'esecuzione inedita in Italia, di brani che il celebre musicista tedesco Timo Jouko Herrmann ha espressamente scritto per l’artista.

L’evento, molto ben inserito nello spirito del Giubileo della Misericordia, quella stessa misericordia divina che ha perdonato Pietro e alla quale l’opera di Woytek è ispirata, si avvale del Patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, dell’Ambasciata del Granducato di Lussemburgo, dell’Ambasciata della Repubblica di Polonia.

Curatrici della Mostra-Evento Stefania Severi e Maria Luisa Caldognetto.

Catalogo: Edizioni Convivium di Luxembourg con testi di Stefania Severi, Maria Luisa Caldognetto, Marion Vogt e Timo Jouko Herrmann.